USA, presidenziali 2020. Biden è il presidente: la Corte suprema respinge il ricorso del Texas e di Trump

Svanite le speranze di rivincita del controverso tychoon, la sentenza stabilisce che il ricorso non ha basi legali, dunque il 20 gennaio 2021 il democratico eletto dal popolo americano si insedierà alla Casa Bianca

La Corte suprema ha respinto il ricorso dello Stato del Texas e del presidente uscente Donald Trump, intentato allo scopo di ribaltare il verdetto delle elezioni presidenziali americane appena svoltesi, che avevano decretato la vittoria del candidato del Partito democratico Joe Biden.

Respinto il ricorso, svanite le speranze

Si tratta di una pronuncia, quella dei giudici, che di fatto cassa le residue possibilità auspicate dal controverso tychoon divenuto presidente degli Stati Uniti di ribaltare a suo favore il verdetto uscito dalle urne. Dunque, il prossimo 20 gennaio sarà il democratico Biden a insediarsi alla Casa Bianca.
Il massimo organo giudiziario del Paese, emettendo una sentenza motivata con uno scritto di appena una pagina, ha sostenuto che non rientra nella giurisdizione dello Stato del Texas la modalità con la quale gli altri Stati dell’Unione conducono il processo elettorale, quindi non sussistono le basi legali per un ricorso.

Nell’istanza presentata martedì scorso da Houston con l’appoggio di Trump e di oltre cento parlamentari repubblicani, erano stati denunciati Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin per l’asserita «estensione dei termini del il voto per posta».

A quel punto, i quattro Stati posti sotto accusa hanno chiesto alla Corte Suprema di respingere tale ricorso ritenendolo infondato e la loro istanza è stata accolta.

Prossime date da tenere in conto

Ecco dunque le prossime fasi che condurranno all’insediamento alla Casa Bianca del nuovo presidente.

Il giorno 14 dicembre i grandi elettori dovranno votare per il presidente, in linea di principio per il candidato scelto dal voto popolare del loro stato. Teoricamente, ma non si verifica quasi mai, essi potrebbero anche non votare per il candidato che nel loro Stato si è affermato grazie al voto popolare, divenendo faithless elector.

I voti per il presidente e il vice-presidente vengono contati e certificati in ciascun stato, poi questi certificati vengono inviati agli uffici federali e al presidente del Senato, che attualmente è il vice di Trump, Mike Pence.

Il giorno 6 gennaio, a Washington la Camera dei Rappresentanti e il Senato si riuniranno in seduta comune per contare i voti elettorali, al momento in cui viene superata la soglia dei 270 voti elettorali il presidente del Senato annuncia i risultati, ma Biden ha ampiamente superato tale soglia.

Infine, il giorno 20 gennaio sarà l’inauguration day, cioè quello della cerimonia di passaggio delle consegne alla Casa Bianca, che tradizionalmente  vede il presidente uscente accogliere il nuovo eletto alla presenza di tutti i loro predecessori ancora in vita. In quella occasione il nuovo presidente presta giuramento davanti al giudice capo della Corte suprema, attualmente John Roberts.

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