AUTOMOTIVE, storia. Anniversari: 55 anni fa debuttava la Opel Diplomat Coupé, l’autovettura che ispirò una supercar

Propulsa da un motore 5.400-V8 da 230 CV, raggiungeva una velocità di oltre 200 km/; la Bitter CD venne costruita in 395 esemplari

All’inizio degli anni Sessanta esclusività e distinzione per la Opel erano due parole d’ordine. Si trattò del periodo nel quale vennero lanciate sul mercato le tre grandi berline Kapitan, Admiral e Diplomat.

Tuttavia, allo scopo di offrire alla clientela un modello che si differenziasse anche dalle sue nuove berline di gamma alta, nel marzo del 1965 la casa automobilistica tedesca si accordò con la carrozzeria Karmann di Osnabruck per realizzare una versione coupé della Diplomat.

Nel settembre di quello stesso anno debuttò così la Opel Diplomat coupé, la cui carrozzeria era caratterizzata dall’assenza del secondo montante del tetto e da un montante posteriore di grandi dimensioni. Ma le differenze con la berlina non si esaurivano qui.

Infatti, il motore V8 di 4,7 litri della berlina venne proposto in una versione maggiorata a 5.354 cc, in gradi di sviluppare 230 CV (169 kW), ed era abbinato a una trasmissione automatica Powerglide a due rapporti, un combinato che consentì una velocità massima di 206 km/h, rendendo la Diplomat coupé la più veloce automobile prodotta in serie e venduta nella Germania Ovest.

Venne prodotta dal 1965 al 1967 in 304 esemplari, oltre a una versione cabriolet, commercializzati al prezzo di 25.500 marchi.

La Opel Diplomat coupé costituì inoltre la base di partenza per la realizzazione del prototipo CD (Coupé Diplomat), successivamente esposto al Salone dell’Auto di Francoforte del 1969, dove riscosse notevoli consensi.

Di quest’autovettura, l’anno successivo il designer italiano Piero Frua avrebbe poi presentato una propria ulteriore interpretazione, della quale l’ex rallyman tedesco Erich Bitter acquistò i diritti di produzione, affidando allo stesso Frua il compito di renderla più pratica e meglio industrializzabile.

Al Salone di Francoforte del 1973 fu così esposta la Bitter CD, una slanciata coupé alta solo 1,1 metri, che raggiungeva i 210 km/h. Nonostante la pesante atmosfera generale di allora causata della crisi petrolifera non si conciliasse con automobili da sogno come la Bitter CD, la carrozzeria Baur di Stoccarda ne costruì 395 fino all’anno 1979, macchine che vennero vendute attraverso la rete commerciale Opel al prezzo di 52.000 marchi.

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