AUTOMOTIVE, domotica. Aznom Palladium, l’hyper limousine italiana con esclusivo sistema di controllo elettronico degli impianti di bordo

L’autovettura è stata presentata all’inizio di novembre. Essa si caratterizza per le sue generose dimensioni (sei metri di lunghezza per circa due di altezza), per la potenza del V8 biturbo capace di oltre 700 cavalli e per le capacità «off road», oltreché per il comfort e gli interni extra-lusso

Per l’allestimento dei suoi interni i tecnici hanno perseguito scelte simili a quelle proprie dell’allestimento dei grandi yachts, quindi molto lusso unito a una notevole dose di razionalità e comodità di utilizzo, soluzioni che per certi aspetti riconducono alla domotica.

Come l’interessante ed esclusivo sistema di controllo elettronico degli impianti del comfort di bordo.

Si tratta di una rete CAN (Controller Area Network) che lavora in parallelo pur essendo totalmente indipendente dal sistema di controllo principale della vettura, cioè quello che sovraintende alla marcia della vettura e alle componenti meccaniche.

Un sistema di gestione dedicato all’area comfort che permette ai passeggeri di avere tutto sotto controllo tramite un display touch posto sulle quattro portiere.

Attraverso di esso il conducente, vero «comandante» di bordo, è in rado di gestire l’apertura e a chiusura delle portiere e dei cristalli e dei vari cassetti e scomparti, regolare la temperatura del frigorifero, lo scenario di illuminazione all’abitacolo e l’impianto di condizionamento anteriore.

Per i passeggeri accomodati sull’ampio divano posteriore è disponibile un secondo autonomo condizionatore gestibile dal display posto sulle loro portiere, che a differenza del display del conducente, non permette il controllo del complesso degli impianti, bensì solo quelli di competenza, come peraltro è possibile per il passeggero seduto anteriormente.

Aznom. Aznom è un’impresa italiana con sede a Monza, nota per gli allestimenti speciali e la personalizzazione di vetture di alta gamma, nonché per la progettazione e la realizzazione di alcune automobili «one off» di successo.

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