SPORT, ciclismo. Giro d’Italia 2020: la 15ª tappa partirà dalla casa delle Frecce tricolori. La Pattuglia acrobatica nazionale colorerà di verde, bianco e rosso la carovana rosa

Per la prima volta una tappa del Giro d’Italia parte da un aeroporto militare. La Pattuglia Acrobatica Nazionale colorerà di verde, bianco e rosso la carovana rosa

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Per la prima volta una tappa del Giro d’Italia parte da un aeroporto militare. La Pattuglia Acrobatica Nazionale colorerà di verde, bianco e rosso la carovana rosa

Domenica 18 ottobre. Domenica 18 ottobre le Frecce Tricolori daranno il via alla 15ª tappa del Giro d’Italia che, per la prima volta nella storia della corsa rosa, partirà da un aeroporto militare, quello del 2° Stormo dell’Aeronautica Militare e casa della Pattuglia acrobatica nazionale (Pan).

Già nel recente passato il “rosa” della competizione sportiva si era unito al tricolore della Pan, fu nel 2009, quando la carovana del Giro d’Italia attraversò la pista della base aerea friulana, poi anche nel 2014, quando le Frecce tricolori sorvolarono Trieste in occasione dell’arrivo dell’ultima tappa.

Quest’anno i fumi bianco-rosso-verdi degli MB-339 della Pan apriranno la tappa di montagna che dall’aeroporto militare di Rivolto correrà per 185 chilometri fino alla località sciistica di Piancavallo, in provincia di Pordenone.

Quest’anno si sarebbe dovuto festeggiare un traguardo molto prestigioso per la Pan, la 60ª stagione acrobatica delle Frecce tricolori, con un evento speciale pianificato per il 19 e 20 settembre, le cui celebrazioni a causa dell’emergenza sanitaria sono state rimandate al 2021.

Le Frecce tricolori sono state comunque, in questo difficile 2020, ambasciatrici di un messaggio di speranza e ottimismo, “correndo” a fine maggio un giro d’Italia tutto speciale che ha toccato in cinque giorni tutti i capoluoghi di Regione, una sorta di “abbraccio tricolore” in segno di solidarietà.

Questo sorvolo vuole anche idealmente sottolineare il forte impegno che è richiesto a tutti, proprio come in una grande squadra, per raggiungere un obiettivo comune, che può essere un traguardo sportivo così come qualcosa di ben più importante in questo momento di difficoltà quale la salute pubblica. Ogni cittadino, per il bene di tutti, è chiamato ad agire con responsabilità e senso di disciplina, valori intorno ai quali sono costruiti anche l’addestramento e le esibizioni delle Frecce Tricolori, una squadra che fa del rispetto delle regole e dello spirito di gruppo il proprio Dna.

313° Gruppo addestramento acrobatico Frecce tricolori. Il 313° Gruppo addestramento acrobatico dell’Aeronautica militare italiana nasce sull’aeroporto di Rivolto il 1° marzo 1961 con il compito di rappresentare la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti dell’intera Forza armata; la missione assegnata al Gruppo è infatti quella di rappresentare i valori, la tecnologia, la professionalità e la capacità di fare squadra dell’intera Aeronautica militare.

Le Frecce Tricolori, eredi delle gloriose Pattuglie Acrobatiche del passato, sono l’espressione maggiormente evidente dell’Aeronautica militare e hanno il privilegio di poter dimostrare al pubblico e agli esperti di tutto il mondo la tecnica di volo della scuola acrobatica italiana, nata a Campoformido  alla fine degli anni Venti.

Negli anni Cinquanta il Paese veniva rappresentato nelle varie manifestazioni nazionali e internazionali da pattuglie che si formavano annualmente presso i vari reparti da caccia, fu nel 1961 che lo Stato Maggiore decise di costituire una pattuglia acrobatica nazionale che avesse una propria sede stabile presso l’aeroporto di Rivolto, in Friuli.

Nacque così il 313° Gruppo addestramento acrobatico Frecce tricolori, questa la denominazione organica ufficiale di un reparto costituito da oltre cento militari tra ufficiali, sottufficiali e graduati di truppa provenienti da tutte le Unità operative, logistiche e di supporto, proprio in rappresentanza degli oltre 40.000 uomini e donne che compongono l’Aeronautica militare italiana.

Il velivolo inizialmente adottato fu il prestigioso F‐86, sostituito nel 1964 dal G.91 Pan. Alla fine del 1981 il 313° Gruppo effettuò la transizione sull’Aermacchi MB‐339A Pan, velivolo di progettazione e costruzione italiana che accompagna da quasi quaranta anni la vita del Reparto.

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