AMBIENTE, global warming. Duggan (EDF): «La strategia dell’Unione europea sul metano offre il quadro per un’azione climatica immediata»

Domani la presentazione dello studio elaborato dall’organizzazione “Amici della Terra” relativo alle proposte sugli strumenti di mercato ai quali si potrebbe ricorrere al fine di ridurre le emissioni di metano nella filiera del gas naturale. Previsto anche l’intervento di Ilaria Restifo, referente per l’Italia di Environmental Defense Fund (EDF)

Avrà luogo domani, giovedì 15 ottobre 2020, la presentazione dello studio elaborato dall’organizzazione “Amici della Terra” relativo alle proposte sugli strumenti di mercato ai quali si potrebbe ricorrere al fine di ridurre le emissioni di metano nella filiera del gas naturale.

“La riduzione delle emissioni di metano della filiera del gas naturale nuova frontiera delle politiche energetico-ambientali”, questo il titolo dell’evento che prenderà avvio alle ore 10:00. Di seguito il programma nel dettaglio.

Programma dei lavori. Ore 10:00 saluti istituzionali: Francesco Buresti, direttore Business unit Reti e Calore di A2A;

ore 10:05 interventi introduttivi: Monica Tommasi (presidente Amici della Terra) ed Ilaria Restifo (referente per l’Italia di Environmental Defense Fund – EDF);

ore 10:15 presentazione dello studio Amici della Terra x EDF Europe, interventi di: Tommaso Franci (direzione Amici della Terra), “Proposte per la riduzione delle emissioni di metano della filiera legate alla produzione e ai consumi di gas naturale in Italia”; Laura Cutaia (ingegnere ambientale), “LCA e strumenti per l’etichettatura ambientale della filiera del gas naturale”; Claudia Checchi (REF-E), ”Regolazione ed emissioni di metano delle infrastrutture di gas naturale”; Agime Gerbeti (presidente comitato scientifico AIEE) “L’approccio IMEA per la riduzione delle emissioni climalteranti”;

ore 11:00 interventi programmati: Cristiano Fiameni (direttore tecnico CIG, Comitato italiano gas), Andrea Ketoff (direttore Assorisorse), Marta Bucci (direttore ANIGAS), Francesco Macrì (vicepresidente Utilitalia), Andrea Arzà (presidente Assogasliquidi), Dario Soria (direttore Assocostieri), Rosanna Fusco (Confindustria Energia);

ore 12:00 interventi istituzionali: Andrea Oglietti (direttore Infrastrutture, Energia e Unbundling di ARERA), Gilberto Dialuce (Direzione generale per le Infrastrutture e la Sicurezza dei sistemi energetici e geominerari del Ministero per lo Sviluppo economico), Alessia Rotta (presidente VIII Commissione della Camera dei Deputati, Ambiente, Territorio e Lavori pubblici).

Strategia europea. Intervenendo sul tema, Jill Duggan, Executive Director di EDF Europe, ha pubblicamente dichiarato che la sua organizzazione di appartenenza «accoglie con favore la strategia sul metano della Commissione europea pubblicata oggi, tra le nuove iniziative che il vicepresidente esecutivo Frans Timmermans ha delineato per sostenere una ripresa green».

Egli ha poi aggiunto che almeno il 25% dell’attuale riscaldamento del pianeta è causato dalle emissioni di metano di origine antropica, tra cui l’agricoltura, la produzione e l’utilizzo di combustibile fossile, nonché i rifiuti in discarica. «Il petrolio e il gas metano rappresentano un’opportunità importante che offre un’opzione immediata e a più basso costo per ridurre un potente gas a effetto serra».

Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, l’industria dell’Oil & Gas è in grado di portare a una riduzione del 75% delle emissioni di metano grazie alle tecnologie oggi disponibili, mentre oltre la metà di questo risultato si potrebbe ottenere senza alcun costo netto a carico dell’industria.

«Questa nuova strategia – ha proseguito Duggan – pone l’Europa all’avanguardia nella politica internazionale volta a ridurre l’inquinamento da metano. Mentre i terribili effetti del cambiamento climatico si ripercuotono su tutti noi, l’Europa riconosce che ridurre le emissioni da petrolio e gas metano è l’azione più immediata e conveniente per rallentare il tasso di riscaldamento adesso ed è un complemento indispensabile per eliminare l’inquinamento da anidride carbonica dall’economia».

Tracciamento delle emissioni climalteranti. Secondo l’Executive Director di EDF Europe, in qualità di maggiore importatore di gas naturale scambiato a livello internazionale, l’Unione europea ha una responsabilità straordinaria da assumere riguardo alle emissioni di metano.

«Siamo lieti di sentire che la Commissione valuterà la fattibilità di uno standard di importazione sul metano in parallelo con il proseguimento dei dialoghi internazionali e della cooperazione. Noi crediamo che una rapida introduzione di standard sul gas è fondamentale per l’integrazione del sistema energetico e per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal e siamo pronti ad assistere la Commissione nelle sue indagini su come ciò potrebbe essere fatto».

EDF afferma che i progressi del passato sono stati ostacolati da difficoltà nel tracciare le emissioni, tuttavia, le tecnologie di monitoraggio e di rilevazione per ridurre il metano stanno migliorano di giorno in giorno. I satelliti europei TROPOMI e Prisma consentono l’accesso ai dati relativi alle emissioni misurate, mentre i nuovi satelliti (quali il MethaneSAT) genereranno informazioni ancora più precise sulle emissioni da operazioni nel settore dell’Oil & Gas negli angoli più remoti del pianeta.

«Environmental Defense Fund Europe – ha quindi concluso Duggan – sostiene soluzioni basate sul mercato che aiutino le persone e la natura a prosperare. In qualità di leader nella promozione della scienza del metano e delle politiche innovative per raggiungere un futuro energetico net-zero, siamo lieti di lavorare con i leader dell’Unione europea al fine di sviluppare una legislazione abilitante, costruita sulla base della Strategia sul Metano».

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