ECONOMIA, Mef. Gualtieri incontra le associazioni dei commercialisti: «Riavviato il confronto»

Intanto Via XX Settembre rende noti i dati raccolti dall’Osservatorio sulle partite IVA. Si tratta dell’aggiornamento del secondo trimestre 2020

Si è svolto questa mattina al Ministero dell’Economia e delle Finanze un incontro tra il viceministro dell’economia Antonio Misiani, i sottosegretari Maria Cecilia Guerra e Alessio Villarosa, e una delegazione del Coordinamento dei sindacati dei commercialisti (Maria Pia Nucera – ADC, Andrea Ferrari – AIDC, Marco Cuchel – ANC e Matteo De Lise – UNGDC) e il Presidente del Cndcec Massimo Miani.

Commercialisti al Mef. L’incontro ha riavviato il confronto tra il Mef e i commercialisti sulle tematiche fiscali e di tutela e sviluppo della professione oggetto delle iniziative di protesta promosse dal Coordinamento.

I rappresentanti del Mef hanno rappresentato la piena disponibilità del Ministero, e del ministro Gualtieri a intraprendere una interlocuzione sistematica sulla riforma fiscale in corso di predisposizione nel quadro della prossima manovra di bilancio e sulle tematiche applicative della normativa fiscale con l’Agenzia delle entrate e gli uffici del Mef.

Un primo incontro si svolgerà con il titolare del dicastero di Via XX Settembre il prossimo 7 ottobre.

Per quanto riguarda la moratoria sulle sanzioni per i ritardati pagamenti delle liquidazioni delle imposte in scadenza il 20 agosto, il Governo si è impegnato a sostenere, nell’interlocuzione con il Parlamento, un emendamento al Dl nr. 104/2020 che preveda, per i contribuenti che hanno registrato nel primo semestre del 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 33 per cento, la possibilità di effettuare il pagamento entro venerdì 30 ottobre con la sola maggiorazione dello 0,8 per cento.

Il viceministro e i sottosegretari hanno anche sottolineato la volontà di discutere insieme ai professionisti una riforma organica del welfare che superi i limiti della rete di protezione sociale per quanto riguarda il lavoro autonomo e professionale.

«I commercialisti hanno svolto un ruolo cruciale durante la pandemia, garantendo l’operatività degli strumenti di sostegno introdotti dal governo per l’emergenza Covid», ha sottolineato Gualtieri, informato sull’esito dell’incontro. «Con i commercialisti vogliamo sviluppare un dialogo rafforzato, anche sul futuro della professione, coinvolgendo tutti i ministeri interessati. I temi di cui discutere sono tanti, dalla riforma fiscale alla semplificazione della normativa e degli adempimenti. Mi auguro che l’incontro di oggi ci permetta di superare le criticità di questa difficile fase e segnare l’avvio di un percorso di confronto costruttivo e costante».

Partite Iva. Sempre oggi sono state rese note le cifre relative alle partite Iva. Nel secondo trimestre del 2020 sono state aperte 94.932 nuove partite Iva ed in confronto al corrispondente periodo dello scorso anno si registra una flessione del 30,7%, evidente conseguenza dell’emergenza sanitaria Covid-19. Va evidenziato, comunque, che il calo sfiora il 60% in aprile, mentre si riduce solo al 4% in giugno, segnalando quindi una graduale ripresa.

La distribuzione per natura giuridica mostra che il 74,8% delle nuove aperture di partita Iva è stato operato da persone fisiche, il 19,2% da società di capitali, il 2,7% da società di persone; le quota dei “non residenti” e delle “altre forme giuridiche” rappresentano complessivamente il 3,2% del totale delle nuove aperture.

Rispetto al secondo trimestre del 2019, la diminuzione di avviamenti è, ovviamente, generalizzata, raggiungendo il -42,4% per le persone fisiche. Da segnalare un sensibile aumento dei soggetti “non residenti” nel mese di aprile e un aumento del 2,5% di aperture per le società di capitali nel mese di giugno.

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 40,8% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 21,3% al Centro e il 37,3% al Sud e Isole. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso mostra il calo maggiore in Valle d’Aosta (-37,5%), quello più contenuto in Molise (-12,9%). Nel mese di giugno quasi tutte le regioni meridionali registrano apprezzabili incrementi di avviamenti (in particolare in Molise: +10%).

In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra, come di consueto, il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 19,2% del totale, seguito dalle attività professionali con il 15,6% e dall’agricoltura (14,7%). Rispetto al secondo trimestre del 2019, tra i settori principali i maggiori decrementi si notano nelle attività di intrattenimento (-55,1%) e di alloggio e ristorazione (-54,6%). Di contro, l’agricoltura segna nel trimestre un calo complessivo del 4,2%, mentre nel mese di giugno registra un aumento del 40%.

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra una prevalenza della quota maschile, pari al 64,5% del totale. Il 46,8% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni e circa il 31% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, tutte le classi di età registrano notevoli flessioni di aperture: la più consistente è il -33,5% della classe da 36 a 50 anni. Da notare un lieve aumento a giugno delle aperture da parte della classe più giovane. Analizzando il Paese di nascita degli avvianti, si evidenzia che il 14,8% delle aperture è operato da un soggetto nato all’estero, dato più basso rispetto a quanto normalmente registrato negli ultimi trimestri.

Nel periodo in esame 44.357 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari al 46,7% del totale delle nuove aperture, con una diminuzione del 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Notevole aumento, tuttavia, per le adesioni al regime forfetario nel settore dell’agricoltura a giugno (+86%).

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