AFRICA, economia. Crollo del Pil nella regione sub-sahariana

La previsione e del Fondo monetario internazionale nel suo World Economic Outlook

Nel 2020, il prodotto interno lordo (Pil) dell’Africa sub-sahariana potrebbe ridursi del 3,2% a causa dell’impatto della pandemia di Covid-19. Ad annunciarlo è stato il Fondo monetario internazionale (Fmi) nel suo aggiornamento sulle prospettive economiche mondiali.

Una contrazione pari al doppio rispetto alle previsioni precedenti rilasciate ad aprile, quando per la regione si stimava un calo dell’1,6 per cento. Secondo il Fmi, il prodotto interno lordo è poi atteso dover rimbalzare del 3,4% nel 2021, tuttavia, anche questo rappresenterebbe un dato inferiore rispetto alle previsioni di aprile, quando per il prossimo anno si attendeva invece una crescita del 4,1 per cento.

Continuando a leggere i dati dell’ultimo aggiornamento del World Economic Outlook, il Pil in Sudafrica, l’economia più avanzata del continente, potrebbe contrarsi dell’8%, un calo maggiore rispetto alla previsione del 5,8% fatta ad aprile. Il rigoroso lockdown a livello nazionale, imposto alla fine di marzo per frenare la diffusione del nuovo coronavirus, ha drasticamente ridotto la produzione in settori chiave come l’estrazione mineraria e la vendita al dettaglio, deprimendo ulteriormente un’economia già in recessione e che nel 2021 dovrebbe registrare una crescita del 3,5%.

Anche per il principale esportatore di petrolio del continente, cioè la Nigeria, il Fmi ha previsto una significativa contrazione economica, con il Pil che quest’anno dovrebbe registrare un calo del 5,4% e riprendere a crescere il prossimo del 2,6 per cento.

La Nigeria affronta difficoltà economiche non solo a causa dell’epidemia di coronavirus, ma anche per via del forte calo dei prezzi del greggio. Il mese scorso il ministro delle finanze ha dichiarato che l’economia potrebbe calare fino all’8,9% nel 2020.

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