AMBIENTE, Giornata Mondiale (1). Conte: «Inserirlo in politiche»

Lo ha dichiarato intervenendo al ''SOER 2020, aggiungendo inoltre che «Il “Green New Deal” presenta tanti costi, ma anche tanti benefici»

A due giorni alla 46ª Giornata Mondiale per l’Ambiente, questa mattina il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte è intervenuto in diretta streaming alla presentazione del SOER 2020 (State of Environment Report, Annuario dei dati ambientali e Rapporto di Sistema) per trattare i temi della sostenibilità ambientale e dell’atteso Green New Deal che, grazie alla prevista sostanziosa iniezione di finanziamenti su scala europea, dovrebbe avviarsi a breve.

In effetti, le problematiche da affrontare e i connessi rischi corsi dal pianeta sono oltremodo urgenti e imporrebbero il ricorso a nuove concrete politiche di abbattimento dei livelli di emissioni inquinanti e un maggiore rispetto per la natura, pena il declino della biodiversità e il peggioramento delle condizioni di vita degli esseri umani che ci vivono.

«L’attenzione per l’ambiente gioca un ruolo determinante – ha affermato Conte nel corso del suo intervento -, abbiamo posto grandissima attenzione ai temi del Green New Deal, è una transizione che ha una portata epocale, richiede tanti costi ma porta anche grandi benefici. L’ambiente deve essere integrato in qualsiasi politica, a qualsiasi livello perché riguarda il supporto alla vita, l’approvvigionamento».

«Noi dobbiamo lavorare molto su un nuovo modello di sviluppo – ha poi egli aggiunto -, fin qui abbiamo abbracciato un modello di sviluppo che ha fatto dello sfruttamento delle risorse la sua cifra costitutiva. Siamo impegnati assolutamente per seguire un indirizzo politico che faccia della transizione ecologica anche la cifra culturale del nostro impegno. E sono pienamente d’accordo con David Sassoli (anche il Presidente del Parlamento europeo era in collegamento): in uno degli ultimi consigli Ue ho invitato i colleghi europei a considerare che l’Europa, una volta perso il primato economico, può esprimere la leadership dell’ambiente». Queste le dichiarazioni di intenti, ora si attende la loro messa in pratica.

La Giornata Mondiale per l’Ambiente è dedicata alla sensibilizzazione delle opinioni pubbliche e dei decisori politici riguardo al tema del declino della biodiversità del pianeta Terra.

Circa un milione di specie viventi su un totale stimato di circa 8,7 milioni sono minacciate di estinzione.

L’attuale ritmo di estinzione delle specie fa ritenere gli scienziati che si sia di fronte alla sesta grande estinzione di massa, poiché molti ecosistemi sono stati distrutti, degradati, frammentati e solo una piccola percentuale è rimasta ancora intatta.

Afferma l’ISPRA in un suo comunicato stampa diffuso quest’oggi che «con la crisi della biodiversità è a rischio la fornitura dei servizi eco-sistemici, dagli alimenti al legno, dall’acqua ai medicinali, dalla regolazione del clima al controllo dell’erosione del suolo, dai valori ricreativi a quelli culturali. La sicurezza alimentare, il benessere e la prosperità delle comunità umana sono messe in pericolo se non si intraprenderanno azioni per invertire la crisi della biodiversità».

È il momento per la Natura, questo il motto scelto per la 46ª edizione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, nella cui occasione l’ISPRA ha organizzato una tavola rotonda con il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa e quello delle Politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova, oltre ai vertici di ISPRA ed esperti e tecnici di numerose Istituzioni.

L’obiettivo principale è quello di fornire una risposta all’invito formulato dall’ONU a tutti i Paesi per una contribuzione alla crescita della consapevolezza dei cittadini riguardo al tema del declino della natura, stimolando al contempo azioni concrete per arrestarlo e invertirlo.

L’iniziativa viene intrapresa a pochi giorni dalla pubblicazione delle comunicazioni sulle strategie “Biodiversità” e “Farm to Fork”, mediante le quali l’Unione europea intende avviare la transizione verso una comunità sostenibile e resiliente.

Essa ha inoltre luogo sul percorso che dovrebbe portare all’accordo globale sulla biodiversità promosso dall’ONU, auspicabilmente in occasione del summit che si svolgerà nel 2021 a Kunming, nella Repubblica Popolare cinese.

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