IMMIGRAZIONE, richiedenti asilo. Pordenone: protesta davanti alla Prefettura per la scarsa qualità del vitto

Il Capo di Gabinetto della Prefettura ha ricevuto una delegazione di immigrati, ma 31 di essi sono stati comunque sanzionati con 400 euro di multa per violazione della normativa di contenimento del Covid-19

Verso le due e mezza del pomeriggio di oggi una  trentina di richiedenti asilo, persone attualmente ospitate presso una struttura di accoglienza della Provincia della città della destra del fiume Tagliamento, hanno inscenato una pubblica manifestazione per protestare contro l’asserita  scarsa qualità del vitto loro somministrato.

Essi, cittadini afghani e pakistani, hanno occupato la scalinata della Prefettura coprendo tutti bocca e naso con le mascherine, non rispettando tuttavia il distanziamento individuale previsto dalla vigente normativa di contenimento della pandemia da Covid-19.

Inoltre l’iniziativa di protesta non era stata preventivamente comunicata alle Autorità di Pubblica Sicurezza nei termini previsti dalla legge.

Sul posto è in seguito giunto il personale della Squadra volante e della Digos della Questura di Pordenone, che è stato coadiuvato dagli agenti del Comando della polizia locale di Pordenone, nell’attività di normalizzazione della situazione, provvedendo all’identificazione dei trentuno manifestanti, scesi in piazza per lamentare il fatto che, a loro dire, la qualità del cibo che veniva loro somministrato nel centro di accoglienza non era soddisfacente.

Due di essi sono stati poi ricevuti dal Capo di Gabinetto della Prefettura, questo mentre gli agenti della Questura contestavano agli altri la violazione dell’art. 1 lettera i  del D.P.C.M. del 17 maggio 2020, elevando loro una multa di 400 euro per avere svolto una pubblica manifestazione senza preavviso e senza le previste prescrizioni, oltreché per non aver osservato il distanziamento sociale previsto e le altre norme di contenimento.

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