CORONAVIRUS, fase due. Distanziamento sociale e assistenti civici: le critiche dei poliziotti

Duro il sindacato Fsp Polizia di Stato che chiede precisazioni al Governo: «Si tratta di insulto all’intelligenza, servono aiuti veri, come assumere 632 idonei che aspettano la divisa»

Valter Mazzetti, segretario generale dell’Fsp Polizia di Stato, torna sulla proposta di ingaggiare 60.000 volontari nelle vesti di “assistenti civici”.

«Sentire che in un momento così tragico per il Paese si discute di “assistenti civici” è un insulto alla pazienza e al dolore degli italiani. Sentire la precisazione dal Governo che “non avranno funzioni di polizia” o “ruolo securitario” è un insulto all’intelligenza. E ci mancherebbe! Gli assistenti civici non aiuteranno, la loro presenza sarà un aggravio del lavoro degli operatori in divisa già oberati. Si pensi ad aiuti veri, per la gente in difficoltà, e per le Forze dell’ordine che necessitano di nuove assunzioni, mentre 466 giovani già vincitori di concorso aspettano di entrare in Polizia e hanno dovuto ricorrere alla Corte costituzionale e altri 166 sono pure già idonei. Queste politica miope e inadeguata non conosce il paese e nemmeno lo osserva».

Allo specifico riguardo Mazzetti afferma che un esercito di persone non preparate per vigilare su norme rispetto a cui persino gli addetti ai lavori faticano a districarsi non saranno in grado di interagire con una cittadinanza esasperata, poiché – egli sottolinea – «anche per fare i volontari ci vuole una preparazione».

Il dirigente del sindacato del comparto sicurezza attraverso una serie di interrogativi ha poi eccepito sulla possibile formazione di questo personale:

«E ai 60.000 sconosciuti chi li formerà? Chi li sosterrà nel loro compito? Quanto costeranno al contribuente? Dispenseranno consigli di buone maniere? Si tratta di insulto agli italiani perbene. Saranno “vedette” per sorvegliare i ventenni all’aperitivo? A noi poliziotti, a quel punto ci chiamerebbero inutilmente distogliendoci dal controllo del territorio. Redarguiranno negozianti disperati? Ci sono persone competenti a fare controlli complicatissimi. Denunceranno delinquenti che non rispettano le norme? Probabilmente no, poiché facendolo rischierebbero la loro incolumità o addirittura la loro vita. Quanti fatti di cronaca abbiamo visto con aggressioni a chi solo ha chiesto un distanziamento o di tirar su una mascherina… Il primo volontario ferito resterà sulla coscienza di politicanti che della realtà non sanno nulla, che non governano le tensioni sociali, lasciandole sulle spalle delle forze di polizia, che non disinnescano il disagio con provvedimenti celeri, ma rispondono con fumo negli occhi, buttando in strada un esercito di persone che proveranno a redarguire chi non rispetta le regole sanitarie, mentre a oggi ancora non si trova neppure un paio di guanti».

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