AFRICA, economia. Riduzione degli scambi commerciali con la Cina

-14%, si tratta del primo arresto in sedici anni del progresso nei commerci tra le due realtà, fino al 2019 mai interrottosi

Nel primo trimestre di quest’anno gli scambi commerciali tra i Paesi del continente africano e la Repubblica Popolare cinese hanno registrato un decremento del 14%, pari a 41 miliardi di dollari.

Il dato è stato reso noto dai media africani, ricavato a loro volta dai bollettini pubblicati dall’amministrazione generale delle dogane di Pechino.

La flessione è diretta conseguenza dell’allargamento della pandemia da Covid-19, che, come è noto, ha iniziato a diffondersi dal territorio cinese, costringendo le autorità dello Stato comunista asiatico a imporre un blocco delle attività nel loro paese, che ha comportato anche la chiusura delle fabbriche e il fermo di trasporti e import-export.

Nel calcolo delle rispettive bilance commerciali, la flessione registrata dai cinesi è stata pari al 10,5%, mentre quella complessiva dei Paesi africani del 17,5 per cento.

Il grosso dell’interscambio permane nel settore delle materie prime, sebbene a seguito dell’implementazione della Belt and Road Initiative abbia portato a un incremento del commercio di macchinari e delle telecomunicazioni.

Si tratta del primo arresto in sedici anni del progresso nei commerci tra le due realtà, fino al 2019 mai interrottosi.

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