CULTURA, Società Dante Alighieri. Ripartenza post Covid-19: protocollo con l’Università di Padova e Scuola di Italiano di Tirana

«Or co’ i libri, ma fra poco ripartiremo con altro scopo», dal 5 maggio la Società Dante Alighieri riapre i battenti di Palazzo Firenze; intanto però riprendono le uscite di “Pagine di Storia” a sostegno del libro italiano: i rapporti tialo-albanesi durante la Guerra fredda

«In tempo di coronavirus abbiamo affidato ai libri e alla lettura il compito di raccontare la nostra identità, ora che ci si sta preparando a un lento e cauto riavvio delle attività, pensiamo a progetti innovativi che possano rilanciare l’immagine dell’Italia nel mondo».

Così si è recentemente espresso Andrea Riccardi, presidente della Società Dante Alighieri, alla vigilia della riapertura dei portoni di Palazzo Firenze a Roma, cinquecentesca sede della più antica istituzione che da centotrenta anni diffonde la lingua e la cultura italiana all’estero.

«Al Congresso mondiale di Buenos Aires dello scorso luglio – ha egli poi aggiunto – abbiamo concentrato lo sforzo verso un obiettivo di rinnovamento dei sistemi di formazione e di studio della lingua italiana, l’occasione della crisi ci ha offerto invece lo spunto per accelerare un processo che da qui a un anno porterà a cambiare radicalmente il vecchio sistema didattico grazie alle nuove tecnologie informatiche».

Dal 5 maggio, infatti, riprenderanno gradualmente e con la massima attenzione per la sicurezza sanitaria le attività di promozione culturale che da Roma s’irradiano presso la rete mondiale dell’istituzione, fondata nel lontano 1889 dal poeta Giosué Carducci.

Oltre 400 comitati, migliaia di studenti e docenti che insegnano la lingua di Dante a stranieri desiderosi di conoscere e studiare il ricco patrimonio d’arte e di storia del nostro Paese.

«Una risorsa preziosa messa a disposizione della comunità, un’offerta di scambio che guarda oltre i confini nazionali e arriva fin dove la cultura italiana arriva», ha concluso Riccardi.

Intanto, però, sono in via di pubblicazione altre “Pagine di Storia” a sostegno del libro italiano. In aprile si è chiuso con Rubens e l’Italia (Morselli, Viella), mentre a maggio si aprirà con i rapporti italo-albanesi nella Guerra fredda (Paolo Rago, Laterza).

Martedì 5 maggio Paolo Rago presenterà “Gli anni della distensione. Le relazioni italiano-albanesi nella fase centrale della Guerra fredda”, edito per i tipi di Laterza.

Il saggio, che è parte di una collana di studi sulla materia, nasce dal dialogo tra lo stesso Rago e l’ambasciatore Alberto Cutillo, accreditato a Tirana fino allo scorso gennaio, nonché dalla constatazione di un vuoto nella letteratura dei rapporti tra Italia e Albania, poiché molto si riscontrava fino all’800 ma quasi nulla dopo la Seconda guerra mondiale.

Le opere ricostruiscono i rapporti tra i due Paesi nel corso del Novecento; pur appartenendo saldamente a schieramenti ideologici opposti, Italia e Albania mantennero aperto il dialogo, come la ripresa delle relazioni diplomatiche, il rapporto tra il Pci e il Partito dei lavoratori albanese e un barlume di relazioni culturali.

Un rapporto di luci e di ombre che è ha trovato dimostrazione nelle vicende dei rifugiati politici albanesi in Italia, accolti massicciamente e sostenuti in funzione anticomunista. Il libro raccoglie contributi di studiosi italiani e albanesi come Alberto Basciani, Sonila Boçi, Ylber Marku, Luca Micheletta, Nevila Nika, Nicola Pedrazzi, Edon Qesari, Luca Riccardi e Settimio Stallone, restituendo le complessità del rapporto tra i due Paesi i cui popoli però sono vicini e amici nei secoli.

Durante tutto il mese di maggio, calcheranno il palcoscenico digitale di ladante.it/pagine-di-storia (sempre alle 10.30 di ogni martedì e giovedì), Maria Grazia Muzzarelli, Marco Videtta, Egidio Ivetic, Roberto Bizzocchi, Alessandro Vanoli, Paolo Borruso, Gabriella Gribaudi, Angelo D’Orsi, Gianni La Bella, Giuseppe Battelli, Stefano Riccioni, Mauro Geraci, Ardian Ndreca, Angelina Volpe, Carmelo Dotolo, Gaetano Sabetta ed Elena Aga Rossi.

La Società Dante Alighieri rinnova il suo sostegno agli autori e agli editori italiani. In questo stesso ambito è stata avviata, sempre su ladante.it, anche una rassegna dedicata alla narrativa e alla poesia: le “Pagine di Letteratura” vengono pubblicate sul sito e nei social network il martedì e il venerdì alle ore 17:00.

Il prossimo appuntamento di letteratura, nella stessa giornata del 5 maggio, sarà con Francesca d’Aloja e il suo Corpi speciali (edito da La nave di Teseo).

Nel quadro di queste intense collaborazioni è stato inoltre siglato un protocollo con l’Università di Padova per la ripartenza dopo la pandemia attraverso la lingua e la cultura che vede al centro la Scuola di Italiano di Tirana.

«Abbiamo avviato con la nostra Scuola Italiana a Tirana e con l’Università degli Studi di Padova un dottorato di ricerca in Scienze linguistiche filologiche e letterarie che speriamo sia una delle molte occasioni da cui ripartire insieme con la nostra rete di oltre 480 comitati nel mondo», questa la notizia resa nota direttamente Alessandro Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri, ente che dal 1889 si occupa della diffusione della cultura italiana nel mondo.

La Scuola Italiana di Tirana, fortemente voluta dal Presidente Andrea Riccardi, rappresenta un avamposto di fondamentale importanza per la diffusione dell’italiano oltre Adriatico.

A Tirana in particolare, la lingua e la cultura italiane potranno svolgere un ruolo molto importante nella ripresa del nostro Paese e nel quadro dello sviluppo dei rapporti con il Paese delle aquile in questa difficile fase.

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