TECNOLOGIA, startup. Coronavirus e isolamento sociale: la tecnologia in soccorso dei bambini chiusi in casa

Spingere all’interazione e stimolare la fantasia senza usare il digitale: l’approccio di Lunii mediante un innovativo dispositivo che consente l’interazione stimolando la fantasia e la creatività dei bambini, però senza costringerli a mantenere lo sguardo incollato a uno schermo o a una consolle di videogiochi

“La fabbrica delle storie” è un piccolo dispositivo destinato ai bambini dai tre anni in su, che non emette onde elettromagnetiche e non possiede schermi, un apparecchio in grado di creare delle vere e proprie fiabe attraverso i suoi tasti multifunzione, che consentono di intervenire nello sviluppo narrativo.

Il bambino può infatti selezionare l’eroe che preferisce, il secondo protagonista (antagonista) e l’ambientazione dando il via allo sviluppo della storia.

In che termini è possibile definire tecnologico un dispositivo del genere?

Esiste uno store Onilne (Luniistore), accessibile tramite app smartphone, dalle quali  i genitori possono scaricare le favole ottenibili mediante i diversi incroci narrativi.

Il dispositivo consente l’interazione di cui i bambini necessitano e a cui sono abituati, stimolandone così la fantasia e la creatività senza però costringerli a tenere lo sguardo incollato a uno schermo.

Infatti, l’esperienza maturata nel corso della quarantena imposta dal coronavirus con particolare riferimento ai comportamenti dei bambini sta evidenziando che essi, allo scopo di contrastare la solitudine, trascorrono molto più tempo ai digital device.

Combattere la solitudine con la fantasia e senza schermi è la sfida di Lunii, la startup che è in grado di  aiutare bambini e genitori a creare delle storie da riascoltare.

Una ricerca condotta negli Usa e segnalata da Axios ha svelato un lato nascosto dell’isolamento obbligato dalla pandemia attualmente in corso: i bambini hanno aumentato notevolmente il loro tempo trascorso facendo ricorso a televisione, smartphone e tablet.

Si tratta di una conseguenza della condizione di solitudine nella quale si trovano in questo particolare momento.

Con i genitori spesso impegnati nello smart working i bambini passano molto più tempo  con i digital device, non infrequentemente abusandone.

È stato stimato un incremento del 50% del tempo trascorso davanti a uno schermo rispetto al periodo precedente l’inizio dell’isolamento.

Secondo i risultati della ricerca sarebbero le bambine a essere maggiormente interessate ad app come TikTok e a quelle conversazionali, mentre i maschi sono più attratti dai giochi Online.

Questo utilizzo chiarisce la necessità intrinseca di un apparato come Lunii, poiché esso favorisce forme di socializzazione alternative che permettono l’interazione continua con i propri amici in rete oppure con i personaggi delle loro stesse avventure.

Un trend importante è poi quello confermato nel 2018 dal report di PwC (Kids Digital Media Report 2019) che ha evidenziato come il 40% dei nuovi fruitori di Internet fossero bambini di età dai 6 ai 12 anni e, considerato che l’attuale  pandemia non sembra apprestarsi a cessare, andrebbero quindi prese in esame soluzioni che impegnino i più piccini nelle loro case mediante componenti interattive sane, che non compromettano il loro sviluppo evolutivo.

Lunii è una startup focalizzata sul mutamento di approccio riguardo al gioco dei bambini che ha ideato “La fabbrica delle storie”, un dispositivo di ridotte dimensioni in grado di sviluppare vere e proprie favole attraverso tasti multifunzione che consentono l’intervento nello sviluppo narrativo.

Il bambino può infatti selezionare l’eroe che preferisce, il secondo protagonista (antagonista) e l’ambientazione, dando il via allo sviluppo della storia.

Si possono ascoltare quarantotto favole ottenibili dai diversi incroci narrativi, nonché scaricarne di nuove tramite l’applicazione  Luniistore.

Il dispositivo consente l’interazione stimolando la fantasia e la creatività dei fruitori senza costringerli a mantenere lo sguardo incollato ad uno schermo.

«Lunii rappresenta una soluzione pratica per dare la possibilità ai bambini di utilizzare uno strumento che incentivi la loro creatività evitando l’utilizzo di device digitali – spiega Lorenzo Asuni, marketing manager della startup -, inoltre garantisce ai genitori, che sono impegnati e stanno vedendo la loro vita rivoluzionarsi con lo smartworking che i loro figli stanno impiegando il l tempo in un’attività non dannosa, che potranno ricordare con simpatia quando tutto questo sarà finito».

Lunii, startup nata nel 2014 con l’obiettivo di cambiare l’approccio al gioco dei bambini in un universo sempre più i giochi digitali e all’abuso degli smartphone anche tra i bambini, Lunii nel 2016 intraneo al digitale.

Essa è anche il Luniistore, una libreria sotto forma di applicazione dove acquistare e scaricare tutte le storie, le filastrocche e i giochi presenti nel catalogo; Lunii è Les Éditions Lunii, una realtà dove nascono contenuti audio letterari, il cui unico scopo è quello di stimolare l’immaginazione degli ascoltatori.

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