CRIMINALITÀ, narcotraffico. Cocaina, sequestrato nel porto di Livorno un carico proveniente dalla Colombia

Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane hanno scoperto la droga all’interno di un container frigo di una società agricola colombiana utilizzato per la spedizione di banane a un’impresa emiliana attiva nel settore della distribuzione di frutta e verdura risultata estranea all’illecito

Quaranta chilogrammi di cocaina purissima divisa in trentasei panetti sono stati rinvenuti nei giorni scorsi in un container frigo, all’interno del quale erano stati occultati dai responsabili di una società agricola colombiana.

Il container veniva utilizzato per la spedizione di un carico di banane a un’impresa emiliana attiva nel settore della distribuzione di frutta e verdura, risultata estranea all’illecito traffico.

La II Compagnia della Guardia di Finanza di Livorno e i funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli (Adm) della città portuale toscana, durante questo periodo emergenziale hanno intensificato le operazioni nel porto, dove è routine effettuare quotidianamente controlli a campione sia sui container che sulle navi ormeggiate in banchina.

Tale sinergia operativa, attraverso mirate analisi sui fattori di rischio connessi alle partite di merce in movimento nello scalo portuale, ha consentito di selezionare, al fine di sottoporli successivamente a ispezione, una serie di container refrigerati da 40 piedi provenienti dall’America Latina, nel caso di specie dalla Colombia, contenenti frutta destinata al mercato italiano.

I container erano caricati su una nave cargo battente bandiera liberiana, lunga 268 metri e con una capacità di stivaggio di oltre 4000 TEU, proveniente dal porto colombiano di Cartagena e che, prima di approdare a Livorno, aveva fatto scalo in Spagna presso il porto di Algeciras e a Malta.

I funzionari del Reparto antifrode delle Dogane e le Fiamme gialle hanno notato, all’atto del controllo, un’anomalia dei sigilli posti sulle botole in corrispondenza del motore di refrigerazione di uno di questi container.

L’ispezione dei vani retrostanti le botole ha quindi portato alla luce i panetti di cocaina, che sono stati sottoposti a sequestro.

L’attività delle Dogane e della Guardia di Finanza è stata coordinata dal Pubblico ministero di turno presso la locale Procura della Repubblica, che ha convalidato l’atto precedentemente posto in essere dai militari.

L’operazione ha consentito di smantellare il piano elaborato dai narcotrafficanti, i quali avevano escogitato di “contaminare” il container, indirizzandolo a una società ignara di essere stata prescelta quale “vettore” per il trasporto di droga, prelevare successivamente il carico di stupefacente prima che il container venisse recapitato al destinatario senza lasciare alcuna traccia della manipolazione.

Il profitto che l’organizzazione criminale avrebbe conseguito sarebbe stato ingente, poiché dato l’elevato grado di purezza della sostanza sequestrata, una volta tagliata e spacciata al dettaglio, avrebbe generato un volume d’affari quantificabile in 6,4 milioni di euro.

Il porto di Livorno, punto nodale dei traffici mercantili internazionali, si caratterizza per l’ingente flusso di merci, contando annualmente l’ingresso di circa 900 navi portacontainer, con una media di 1.000 container frigo al mese provenienti dal Sud America.

Le analisi di rischio sviluppate dall’Agenzia Dogane e Monopoli e dalle Fiamme Gialle di Livorno, queste ultime sotto il coordinamento del Comandante regionale per la Toscana del Corpo, si sono dimostrate efficaci.

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