INSEGNAMENTO, smart learning. La «scuola da remoto» nella critica fase del Covid-19

In seguito alla chiusura degli istituti scolastici, dapprima in Lombardia e poi in tutto il territorio nazionale italiano, in brevissimo tempo si sono andate sviluppando attività di smart learning diversificate per le varie età degli studenti. Il modello della Andersen International School di Milano

A seguito dell’emanazione del Decreto legge del 23 febbraio 2020, che nel quadro del blocco delle attività causa diffusione contagio da Covid-19 ha stabilito anche la chiusura delle scuole, alcuni istituti si sono visti costretti a sviluppare in brevissimo tempo strutture per l’insegnamento «da remoto», onde garantire una continuità nella didattica e formare conseguentemente gli studenti presso di loro iscritti.

Qualcuno, più lungimirante, ha però approfittato di tale criticità per compiere un passo in avanti.

Smart learning. È il caso della Andersen International School, istituto di istruzione privato situato nel cuore di Milano, primo e ad avere Middle School e High School paritarie, nonché strutturato come un vero e proprio British Campus.

Nei suoi ampi spazi ospita aule, laboratori, aree per la socialità e la ricreazione degli studenti, palestre, mense, auditorium e teatro, mentre negli oltre 15.000 metri quadrati di parco si trovano campi da calcetto, pallavolo, basket, strutture per praticare l’atletica, il salto in lungo e la corsa.

Perché un passo in avanti? Poiché il sistema di smart learning adottato è in grado di garantire la continuità formativa agli oltre cinquecento iscritti, che spaziano dai bimbi di quattordici mesi agli studenti di diciotto anni.

Per mezzo della suite Google for Education è possibile uno scambio e una collaborazione attiva e continua tra il corpo docente, gli studenti e i genitori, in uno sforzo sinergico teso a fornire sempre nuovi spunti per un miglioramento, contribuendo così a trasformare l’attuale difficile situazione in un’opportunità di crescita e implementazione delle tecnologie di smart learning esistenti.

Sorta nel 2001 per volontà della sua fondatrice Bianca Parravicini, l’Andersen International School ha adottato i programmi di studio britannici (English National Curriculum), chiamando presso le proprie cattedre solo professori madrelingua inglese, formatisi sul piano pedagogico all’insegnamento nelle fasce di età dall’infanzia alla maturità.

Scuola media e liceo sono conformi sia al programma scolastico nazionale britannico che al sistema nazionale italiano stabilito dal Miur.

La Middle School e la High School sono state concepite per consentire agli studenti di frequentare sia le scuole italiane (licei e università) sia quelle estere (percorsi di studio in high school e università britanniche, americane, eccetera).

«A partire dalla scuola primaria ogni alunno ha a disposizione il suo indirizzo gmail e grazie a questo ognuno ha accesso alle varie aree che la Suite Google mette a disposizione – spiega Ms Juliet Rawles, Principal alla Andersen -; la nostra scuola aveva già scelto e individuato Google quale migliore tecnologia in campo didattico per lo scambio di materiali, informazioni, video e altro; si è trattato solo di creare una routine quotidiana e una metodologia di insegnamento basata sulla piattaforma».

Scuola d’infanzia. I bambini che frequentano la nursery e la pre-primary school (fino all’età di quattro anni) svolgono prevalentemente attività off line.

Le insegnanti hanno realizzato ex novo materiali pianificando al contempo attività dalla marcata valenza ludica, in grado di permettere contestualmente la trasmissione di contenuti (didattica a distanza) adeguati sia all’età che alle modalità di apprendimento dei bambini, contemperando inoltre anche le eventuali esigenze rappresentate dalle famiglie, quale, ad esempio, l’assoluta flessibilità.

Sempre secondo Juliet Rawles, «quando i bambini sono così piccoli è difficile far rispettare loro una timetable prestabilita, poiché le loro famiglie hanno la necessità di poter organizzare il lavoro con i figli in modo più autonomo. In questo modo, ricevendo tutti i materiali settimanalmente, possono scegliere quale attività affrontare in ogni momento sulla base delle loro esigenze».

Scuola primaria. Le lezioni svolte quotidianamente hanno una durata di mezz’ora, si tratta di attività artistiche e materiali multimediali il cui obiettivo è quello di mantenere alta l’attenzione mediante un programma formativo adatto alla fascia di età a cui è rivolto.

La scuola primaria fa ricorso principalmente all’app di Google Meet che pone nelle condizioni di svolgere lezioni Online sia individuali che di gruppo a classi in fasce di età dai cinque agli undici anni.

Per evitare che gli alunni della primaria restino davanti allo schermo del computer per un tempo eccessivo nel corso della giornata le lezioni alla presenza degli insegnanti hanno una durata di trenta minuti e si svolgono durante la mattinata.

Inoltre, tra una lezione e l’altra vengono effettuate delle pause allo scopo di consentire il recupero dell’attenzione.

Nel pomeriggio i ragazzi si applicano invece ai compiti e alle attività creative svolte tramite Power Point: musica, arte, PE, drama e altro.

Scuola media e liceo. Nel caso della scuola media e del liceo si è fatto invece ricorso a Google Classroom, app maggiormente estesa e in grado di essere utilizzata in tutte le sue potenzialità, gestita direttamente dai ragazzi più grandi.

Anche qui, le lezioni hanno luogo nel corso della mattinata, ma hanno una durata superiore rispetto a quelle delle elementari, in considerazione della maggiore autonomia e capacità di mantenimento dell’attenzione da parte degli studenti.

Questi ultimi nel pomeriggio sono impegnati negli approfondimenti delle materie specialistiche (arte, musica, drama, robotica, educazione fisica), allo studio e allo svolgimento dei compiti precedentemente assegnatigli.

La consegna dei lavori svolti a casa avviene sempre mediante il sistema Google Drive.

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