CULTURA, musica. Françoise: le contraddizioni e le fragilità di una donna che cerca di difendersi con la mascolinità più estrema

Il nuovo singolo di Alessio Creatura da venerdì 17 aprile è disponibile in radio e in digitale. Girato in una palestra di Ravenna, il videoclip narra di una giovane donna che a causa del proprio vissuto ha perduto ogni interesse per la vita, azzerando qualsiasi contatto sociale, tuttavia non si perde d’animo e reagisce imparando a riprendere cura di sé

Da venerdì 17 aprile in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme digitali “François” (Playaudio/Azzurra Music), il nuovo singolo di Alessio Creatura, un brano prodotto e arrangiato da Max Corona e Cristian Bonato.

La protagonista della canzone è appunto François, un nome volutamente declinato al maschile per sottolineare ulteriormente l’accentuata mascolinità che la fragile protagonista della storia cantata si è voluto cucire addosso nel tempo per riaffermarsi in un mondo sempre più duro e cinico.

A causa del proprio vissuto, ella ha perduto ogni interesse per la vita, azzerando qualsiasi contatto sociale.

Tuttavia non si perde d’animo e cerca di reagire, imparando a riprendere cura di sé stessa.

«Avvertivo da tempo il bisogno di dar voce alle donne, spesso discriminate e costrette a mostrare un’aggressiva mascolinità per competere in un mondo profondamente maschilista e prepotente – ha affermato l’autore -, infatti il brano vuole essere un invito a non rinunciare alla propria femminilità, liberandosi da modelli stereotipati finalizzati al piacere altrui, nel rispetto della propria individualità e di ogni diversità».

Il videoclip di “François” diretto da Gianni Gaudenzi, è stato girato in una palestra di Ravenna, un luogo dove si insegnano e si praticano le varie tecniche di combattimento e difesa personale.

Nel video viene raccontata una giornata di duro allenamento. Attraverso il sudore e il sacrificio, François cerca di rinforzare il fisico e la mente, cercando al contempo però di cancellare un passato fatto di sofferenze.

Alessio Creatura, nato nel 1977, è un musicista abruzzese che ha abbracciato l’arte in tutte le sue varie espressioni.

Fin da piccolo, infatti, recita, dipinge, studia batteria e asseconda la passione per il canto autodidatta, suonando inoltre la chitarra e il pianoforte.

Trasferitosi a Ravenna per gli studi universitari, si è laureato in Conservazione dei beni culturali in lingua e letteratura ebraica, non abbandonando mai la musica.

Tra tutte le espressioni artistiche tuttavia, è la canzone egli avverte come necessità dell’anima, di cui scrive parole e musica, ritenendola il più potente mezzo di trasmissione delle emozioni.

Tante le collaborazioni musicali, tra gli altri con  Andrea Morelli (chitarrista di Cesare Cremonini), Massimo Tagliata (sua la fisarmonica nei brani “Sognami” di Biagio Antonacci e “Amami” di Mina – Celentano), Pippo Guarnera (suo l’organo nei dischi di Ligabue, Nannini e altri), Max Corona (chitarrista che ha suonato con molti artisti italiani e internazionali), Federico Mecozzi violinista scoperto dal maestro Ludovico Einaudi, Tommy Graziani (figlio di Ivan Graziani),  Monica Hill (corista di Laura Pausini) e Manuela Cortesi (corista di Adriano Celentano, Ramazzotti e altri ancora).

Tra le soddisfazioni professionali maggiori figura l’apertura dei concerti di Roberto Vecchioni, Riccardo Fogli e dei Nomadi, nonché la partecipazione al Premio Lunezia, dedicato al valor musical letterario della canzone italiana, al premio musicale “Musicacontrocorrente”, alla rassegna della autoproduzioni indipendenti Targhe d’autore Giorgio Calabrese e a tre edizioni del FestivalpubItalia. Tra le collaborazioni artistiche, una menzione particolare la meritano quella con il chitarrista Massimo Luca, quella con il “percussautore” Tony Cercola e non ultima quella con il compianto Goran Kuzminać.

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