ENERGIA, consumi. In Italia a marzo calo del 10,2%

In forte crescita, invece, la produzione di energia idroelettrica (+32,1%)

Nel mese di marzo 2020, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 23,7 miliardi di kWh, in diminuzione del 10,2% rispetto allo stesso mese del 2019.

Questo valore è stato ottenuto con un giorno lavorativo in più (22 vs 21) e una temperatura media mensile inferiore di 1,2°C rispetto a marzo dello scorso anno. La riduzione dei consumi registrata risente dell’impatto delle misure introdotte per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19.

Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta la variazione a -11,1 per cento.

La domanda del primo trimestre del 2020 risulta in flessione del 4,5% rispetto al corrispondente periodo del 2019, in termini rettificati la variazione è pari a -5,2 per cento.

A livello territoriale la variazione tendenziale di marzo 2020 è risultata ovunque negativa: -13% al Nord, -8,7% al Centro e -4,7% al Sud.

In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a marzo 2020 ha fatto registrare una variazione negativa (-10,8%) rispetto al mese precedente (febbraio 2020).

Tale risultato conferma il profilo del trend su un andamento decrescente.

Nel mese di marzo 2020 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’83,4% con produzione nazionale e per la quota restante (16,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.

La produzione da fonti rinnovabili ha coperto il 36% della domanda, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 (33%).

In dettaglio, la produzione nazionale netta (20,1 miliardi di kWh) è risultata in flessione (-12,1%) rispetto a marzo 2019.

In crescita le fonti di produzione idroelettrica (+32,1%) e geotermica (+3,3%); in flessione le fonti fotovoltaica (-13%), termoelettrica (-16%) ed eolica (-28,1%).

L’analisi dettagliata della domanda elettrica mensile provvisoria del 2019 e del 2020 è disponibile nella pubblicazione “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”, consultabile alla voce “Sistema elettrico >> Dispacciamento >> Dati esercizio” del sito www.terna.it

Electricity comsumption in Italy: -10.2% in March. Hydroelectric energy production growing significantly (+32.1%). Rome, 17 April 2020 – In March 2020, according to data collected by Terna, the company that manages the national electricity grid, electricity demand in Italy stood at 23.7 billion kWh, a 10.2% decrease compared to the same month in 2019. This was achieved with one more working day (22 vs 21), and with an average monthly temperature approximately 1.2°C lower than the year before.

The decrease in consumption is influenced to the measures adopted to tackle the COVID-19 pandemic emergency. When adjusted for seasonal, temperature and calendar effects, the figure represents a -11.1% variation.

Demand in the first quarter of 2020 decreased by 4.5% compared to the same period in 2019.

In adjusted terms, this change reflects a decrease of -5.2%.

Looking at the regional level, the March 2020 trend was negative across the country: -13% in the North, -8.7% in Central Italy and -4.7% in the South.

The data for March 2020, adjusted for seasonal, calendar and temperature effects, recorded a decrease in electricity demand (-10.8%) compared to the previous month (February 2020). Considering this result, the general trend has been confirmed as downward.

In March 2020, 83.4% of the electricity demand was met with national production and the remaining part (16.6%) was met with the balance of electricity exchanged with foreign countries.

Production from renewable sources covered 36% of the demand, up compared to the same period in 2019 (33%). More specifically, net domestic production (20.1 billion kWh) decreased (-12.1%) compared to March 2019.

Hydroelectric and geothermal production rose (+32.1% and +3.3% respectively), whilst there was a decrease in photovoltaic production (-13%), in thermoelectric production (-16%) and in wind production (-28.1%).

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