SOCIETÀ, popstar. Spettacolo e letteratura: Morgan, “La casa gialla”

Partendo dalla sua esperienza personale, attraverso un racconto autobiografico che è anche una riflessione provocatoria, il musicista conduce il lettore nel suo atelier d’artista

Un libro-confessione in cui l’autore – che è poi lo stesso Morgan – racconta la propria esistenza attraverso gli oggetti di una casa che è stato costretto ad abbandonare.

Un lungo viaggio nella storia di un artista e delle sue opere, illustrato con tavole e fotografie curate dall’autore, un tour nella sua casa e nella sua vita.

L’opera di ogni artista, il frutto del talento e della ricerca, è un patrimonio universale: emoziona, fa riflettere, sfida il sentire comune proponendo nuove strade, incide sul pensiero di un’epoca e ispira le generazioni che verranno. Per questo un artista è raro e prezioso, da riconoscere, sostenere e quando necessario proteggere.

Marco Castoldi (in arte «Morgan»), partendo dalla sua esperienza personale, attraverso un racconto autobiografico che è anche una riflessione provocatoria, conduce il lettore nel suo atelier d’artista.

Egli ripercorre i travagliati momenti che l’hanno portato alla perdita della sua casa-laboratorio di Monza, nella quale custodiva strumenti, abiti di scena, manoscritti e ricordi di una vita intera per la musica.

Una casa sempre vissuta come un museo aperto dedicato al bello, un luogo di creazione e ispirazione.

Morgan è cantautore, polistrumentista, compositore e scrittore. Fondatore e leader della band dei “Bluvertigo”, ha successivamente intrapreso una carriera solista di successo che l’ha reso una dei cantautori e popstar più conosciuti aggiudicandosi due volte la Targa Tenco

Inoltre è autore di “Altrove”, che secondo il commento della rivista Rolling Stone «è la migliore canzone del millennio».

Essere Morgan, La casa gialla, scritto da Marco Castoldi, introduzione di Vittorio Sgarbi, pp. 312, prezzo 20 euro, illustrato; edito da La nave di Teseo, in libreria dal 26 marzo

 

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