AFRICA, economia. L’analisi della situazione della Banca mondiale

Nel rapporto per il 2019 Africa’s Pulse affrontati i temi della crescita, dei livelli di povertà e della condizione femminile. Fattori esogeni ed endogeni influiscono in maniera negativa sulla situazione del continente

Al pari di altre parti del globo, anche in Africa, in particolare nella regione subsahariana, malgrado le aspettative la crescita economica procede a tassi non esaltanti.

Una performance – quella registrata in questo scorcio di 2019 dagli analisti della banca mondiale nel loro rapporto semestrale “Africa’s Pulse”, giunto alla sua ventesima edizione – condizionata negativamente dalle persistenti incertezze che condizionano complessivamente tutta le economie del pianeta.

Fattori di ostacolo e di rischio sintetizzabili negli effetti delle politiche protezionistiche poste in essere dall’amministrazione Trump negli Usa, dall’incognita rappresentata dal brexit, dai conflitti in Medio Oriente con le parallele tensioni nel Golfo Persico e, infine, dall’attuale enorme massa di dollari circolante.

A questi determinanti fattori esogeni, nel caso dell’Africa se ne aggiungono di endogeni, come il difficile procedere nell’attuazione delle riforme strutturali di sistema all’interno dei vari paesi.

Per l’Africa subsahariana la Banca mondiale prevede un tasso di crescita del 2,6% nel 2019, quindi soltanto lo 0,1% in più rispetto al dato registrato l’anno precedente, tuttavia inferiore dello 0,2% a quello tendenziale di aprile.

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