AMBIENTE, mutamenti climatici. L’Onu lancia l’allarme

A meno di due mesi dal “Climate Action Summmit": lottare contro i cambiamenti climatici è complicato, ma le soluzioni ci sono e bisogna agire immediatamente

A meno di due mesi dal “Climate Action Summmit” delle Nazioni Unite, in programma il 23 settembre a New York, il comitato scientifico dell’Onu sul clima ha misurato “lo stato di salute” del Pianeta e nel suo rapporto pubblicato ieri, l’Ipcc (Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici) ha concentrato la sua attenzione sulla relazione diretta tra l’utilizzo sregolato del suolo e delle foreste, ciò che mangiamo e gli squilibri che destabilizzano l’ecosistema terrestre. In poche parole siamo sempre più grassi e sfruttiamo sempre più e troppo la natura.

Il rapporto pubblicato dall’Onu fornisce approfondimenti sulle azioni intraprese dai governi per affrontare il cambiamento climatico, illustrando conoscenze ed esperienze che possono essere utilizzate per raggiungere degli obbiettivi più ambiziosi e si sottolinea che per combattere i mutamenti climatici è necessario proteggere le foreste e proporre un nuovo paradigma per il sistema agro-alimentare. I governi dovranno perciò aggiornare e migliorare i propri piani d’azione per mantenere l’innalzamento delle temperature globali sotto il grado e mezzo». Dal rapporto dell’Ipcc, emerge che dal periodo preindustriale la temperatura sulle terre emerse è già aumentata di 1,53 gradi centigradi. La media globale dell’aumento di 0,87 tenendo conto della variazione di temperatura sopra gli oceani. Più di un quarto della terra del Pianeta è soggetta al «degrado indotto dall’uomo» e la produzione di bioenergia può rappresentare un pericolo consistente per la sicurezza alimentare e la degradazione del suolo.

Il rapporto dell’Ipcc fornisce anche altri importanti elementi: – Concentrarsi unicamente sull’uso del suolo non basterà per vincere la battaglia contro i cambiamenti climatici: per quello è fondamentale procedere all’eliminazione graduale dei combustibili fossili. – Il 23% delle emissioni umane di gas a effetto serra derivano proprio dalla deforestazione, dagli incendi e dall’agricoltura industriale. – Negli ultimi 60 anni il consumo di carne è più che raddoppiato e il suolo è stato convertito a uso agricolo ad un ritmo senza precedenti nella storia umana. – Nel mondo ci sono circa 2 miliardi di adulti in sovrappeso o obesi, mentre 821 milioni di persone sono denutrite: questi dati evidenziano la necessità di riformare l’attuale sistema alimentare.

Lottare contro i cambiamenti climatici è complicato, ma le soluzioni ci sono e bisogna agire immediatamente. Ma per fare questo è necessario che governi e multinazionali promuovano pratiche agricole sostenibili ed ecologiche.

 

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