ESA, satelliti per le comunicazioni. Lanciato con successo l’EDRS-C

È il secondo satellite a unirsi alla costellazione che forma il sistema europeo di trasmissione dati (EDRS). Il lancio è stato effettuato ieri sera mediante un vettore Ariane 5 dal centro spaziale europeo di Kourou nella Guyana francese

Alle ore 21:30 di ieri sera è stato effettuato con successo il lancio del satellite per telecomunicazioni EDRS-C, il secondo, che va a unirsi alla costellazione del sistema europeo di trasmissione dati.

Denominato da Airbus «Spaceatahighway», utilizza tecnologie laser innovative che consentono di ridurre drasticamente il tempo necessario all’osservazione del globo (1,8 Gbit/s), fornendo così più velocemente le informazioni alle stazioni riceventi situate sulla terra.

L’EDRS-C opererà in orbita geostazionaria unendosi all’EDRS-A, quest’ultimo lanciato nel gennaio 2016.

La posizione orbitante geostazionaria più alta dei tradizionali satelliti, permetterà a questa costellazione di mantenere una connessione quasi costante con gli altri satelliti di osservazione che operano in orbite inferiori, che altrimenti trasmetterebbero le loro informazioni soltanto in diretta linea con le stazioni terrestri, con conseguenti di tempi maggiori, fino a novanta minuti.

Al contrario, gli EDRS sono in grado di teletrasportare le informazioni quasi tempo reale.

Dalla fine del 2016, L’EDRS trasmette quotidianamente le immagini della Terra acquisite dai quattro satelliti di osservazione del programma Copernicus.

L’EDRS è frutto di un partenariato pubblico-privato tra Esa e Airbus, concepito dall’ente spaziale europeo allo scopo di federare l’industria del settore nel quadro di programmi di sviluppo su larga scala, stimolando conseguentemente l’innovazione tecnologica.

In occasione di questo lancio il missile Ariane 5 presentava dei nuovi serbatoi criogenici leggermente allungati in grado di trasportare un notevole volume di propellente in più, con migliorate performance del lanciatore.

Si tratta delle ininterrotte migliorie apportate al vettore, in vista dell’introduzione del futuro Ariane 6.

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