AMBIENTE. India: fallisce la messa al bando della plastica

La città di Pune la vietò 12 mesi fa, ma è diminuita solo del 20 per cento

A dodici mesi dal lancio, l’amministrazione della città indiana di Pune si dichiara sconfitta, almeno per ora, nella sua battaglia contro la plastica: lo scrive il quotidiano Hindustan Times. Il governo della città, la seconda più grande del Maharashtra dopo Mumbai, aveva messo al bando il materiale inquinante il 23 giugno del 2018: ma da allora, ammettono i responsabili del municipio, la presenza della plastica tra l’immondizia è’ scesa solo del 20%.

Secondo Dnyaneshwar Molak, che dirige il Dipartimento della raccolta dei rifiuti solidi della città, i sacchetti della spesa, che dovevano essere sostituiti da quelli di carta o di stoffa, sono di nuovo presenti nella maggior parte dei mercati, dopo la sparizione iniziale per qualche settimana. Le confezioni dei cibi di strada, i bicchieri e i piatti che li accompagnano sono ancora prevalentemente in plastica. E tra i rifiuti dei privati, la plastica impera.

La città di Pune, che ha circa 4 milioni di abitanti, produce ogni giorno circa 1600 tonnellate di spazzatura.

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