POLITICA, Prima Repubblica. La scomparsa di Gianni De Michelis

Con la morte dell’esponente socialista, più volte ministro nell’era Craxi, se ne va un altro importante pezzo della politica del passato. È mancato nella sua Venezia all’età di 78 anni

È morto Gianni De Michelis, già esponente di spicco del Partito socialista e della politica italiana, più volte ministro della Repubblica nell’era di Bettino Craxi, Del Psi il politico veneziano fu a lungo vicesegretario nonché capogruppo alla Camera dei Deputati.

Dal 1989 al 1992 – cioè il periodo intercorrente tra la caduta del Muro di Berlino e l’avvio delle inchieste giudiziarie di “tangentopoli” – fu alla Farnesina, a capo del dicastero degli Affari Esteri, incarico che, tra l’altro, lo vide firmatario dei Trattati di Maastricht.

Dopo la scomparsa dei partiti politici della cosiddetta «Prima Repubblica» con l’avvenuto (di fatto) scioglimento del PSI e la spaccatura della diaspora che fu craxiana divenne segretario del Nuovo Psi (2001-2007), aderendo in seguito alla “Costituente del PSI” e a “Riformisti italiani”, il progetto politico di Stefania Craxi, figlia del leader socialista nel frattempo morto in Tunisia, ad Hammamet. Tra gli incarichi di governo che ricoprì nel corso della sua intensa vita politica vi fu anche quello di ministro del Lavoro. Malato da tempo, De Michelis è mancato nella sua Venezia all’età di 78 anni .

 

Per ricordare il politico socialista insidertrend.it è in grado di riproporvi due testimonianze tratte dagli archivi, documenti audio fruibili di seguito sul sito.

A049 – RUSSIA, GUERRA NEL CAUCASO: L’ATTACCO DI MOSCA ALLA GEORGIA E SITUAZIONE INTERNAZIONALE, a colloquio con GIANNI DE MICHELIS (europarlamentare del Partito socialista e già ministro degli Affari Esteri) e FABIO MINI (generale dell’Esercito italiano, già Capo di Stato Maggiore di KFOR e di AFSOUTH, esperto di strategia), Radio Omega, ORA ZERO, trasmissione del 15 settembre 2008 a cura di Gianluca Scagnetti. Il riconoscimento dell’indipendenza del Kosovo fa da precedente, mentre il presidente georgiano Mikhail Saakashvili per ragioni di politica interna al suo paese innesca la crisi con Mosca, una mossa molto pericolosa decisa, probabilmente, sulla base di una valutazione errata;

dalla dissoluzione dell’Unione sovietica la situazione nel Caucaso meridionale diviene esplosiva a causa delle contraddizioni interne e la crescente instabilità; la Georgia non sfugge a questo destino, anche per le spinte centrifughe delle sue repubbliche autonome di Ossetia e Abkhazia; l’azione della OSCE e il contingente di stabilizzazione inviato da Mosca; Edvard Shevardnadze; sentimento antirusso e politica di Saakashvili; le condotte energetiche, i gasdotti; le crisi cristallizzate: Kosovo, Taiwan, Cipro Nord e, forse, anche Georgia; NATO, processo di allargamento verso oriente e progressiva esclusione della Russia; la contestuale situazione in Ucraina e i rischi di frizioni interni tra filorussi e oltranzisti pro NATO anche in vista delle attese elezioni presidenziali negli Usa che vedrà contrapposti il democratico Barak Obama e il repubblicano John Mc Caine; Usa, componenti e politiche non necessariamente coincidenti: lobby, corporation, servizi di intelligence, Dipartimento di Stato, Pentagono; George W. Bush; Gola di Kodori.

A102 – ITALIA, POLITICA, PRIMA REPUBBLICA: DEMOCRISTIANI, CATTOLICI E CHIESA NEGLI ANNI DI CRAXI. Presentazione del libro a cura di GENNARO ACQUAVIVA edito da Marsilio nel 2018. Roma, Biblioteca di Storia Moderna, via Michelangelo Caetani 32, 28 febbraio 2019. Introduzione di LUIGI DE ANGELIS (Biblioteca di Storia Moderna), interventi di: LUIGI COVATTA (già senatore del della Repubblica nelle file del Partito socialista italiano, moderatore del dibattito), EMANUELE BERNARDI (ricercatore universitario, storico), ANDREA GUISO (professore associato presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma), SIMONA COLARIZI (professoressa emerita presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma), SERCIO LARICCIA (docente universitario), ALBERTINO PACE, MICHELE MARCHI (coautore dell’opera), PAOLO POMBENI (docente universitario, coautore dell’opera), GENNARO ACQUAVIVA (già senatore del della Repubblica nelle file del Partito socialista italiano, membro del Gabinetto del Presidente del Consiglio dei ministri Bettino Craxi).

 

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