FRANCIA, Parigi. Devastante rogo nella cattedrale di Notre-Dame.

L'incendio sarebbe partito dall'impalcatura che cinge la cattedrale per i lavori di restauro, diffondendosi sulla guglia e sul tetto

Un devastante incendio è in corso alla cattedrale Notre-Dame di Parigi. Con il passare dei minuti, il rogo aumenta di intensità.  È crollata, avvolta dalle fiamme, la parte superiore della cattedrale, simbolo della città.

Denso fumo dal centro della capitale francese, mentre i pompieri stanno intervenendo disperatamente per domare le fiamme, ma la loro azione è ostacolata dalla quota dell’incendio e dalla struttura della cattedrale.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, che avrebbe dovuto annunciare importanti riforme in diretta tv alle 20, ha rinviato l’intervento e si sta recando sul posto.

La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per determinare le cause dell’incendio. Inoltre, il comune della capitale francese ha aperto un’unità di crisi presso l’Hotel de Ville.

Pier Paolo Duce, responsabile della sede di Sassari del Cnr-Ibimet (Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche) ha formulato la seguente ricostruzione di come può aver preso avvio il rogo: «dai primi dati disponibili e dalle immagini diffuse dai media la dinamica pare abbastanza chiara: l’incendio sarebbe partito dall’impalcatura che cinge la cattedrale per i lavori di restauro, diffondendosi sulla guglia e sul tetto
che sono stati già pesantemente compromessi. Il materiale ligneo è notoriamente combustibile e, rispetto a quello che viene colpito da un incendio boschivo, quello secco delle strutture della cattedrale lo è notevolmente di più».

«L’altro elemento di propagazione degli incendi è il vento, o meglio l’ossigeno, e a giudicare dalla dinamica della nube che si eleva sopra la cattedrale pare che anche questo agente stia facendo la sua parte, un po’ come quando per alimentare il fuoco si soffia nel camino. Saremmo dunque in una contingenza purtroppo propizia alla propagazione delle fiamme».

 

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