MEDIO ORIENTE, Gaza. Raid israeliani, annullata la “marcia del ritorno”

Giovedì notte l’esercito israeliano ha attaccato un centinaio di obiettivi nella striscia di Gaza in risposta al lancio di due missili sulla città Tel Aviv effettuato la sera precedente da guerriglieri palestinesi. Secondo Tsahal i missili, in possesso di alcuni miliziani di Hamas, sarebbero partiti per errore durante la loro manutenzione. Il sistema di difesa missilistico Iron Dome è stato immediatamente attivato, comunque non sono stati registrati danni a persone o cose.

 

Cresce l’escalation a tre settimane dalle elezioni politiche che si svolgeranno nello Stato ebraico. Nel frattempo, il comitato organizzatore della “marcia del ritorno” ha resa nota la decisione di aver annullato la manifestazione di protesta prevista per i prossimi venerdì che solitamente ha luogo lungo la frontiera tra la striscia di Gaza e Israele, questo per impedire ulteriori vittime tra i palestinesi.

 

I mediatori egiziani hanno affermato che il cessate il fuoco è entrato in vigore alle ore otto del mattino di oggi, un alto esponente di Hamas avrebbe confermato la notizia. Egli – mantenendo l’anonimato poiché la sua organizzazione di appartenenza doveva ancora effettuare l’annuncio – ha riferito che gli sforzi di mediazione intrapresi con il sostegno del Cairo hanno prodotto risultati tangibili, seppure fino a questo momento non siano pervenute conferme ufficiali da parte israeliana.

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